Update: articolo aggiornato il 19 novembre 2022
Stai monitorando le conversioni in Google Ads?
Le hai impostate correttamente?
Spesso mi capita di accedere ad account che non lo hanno fatto o non proprio nel modo corretto. Senza conoscere le conversioni è impossibile ottimizzare le campagne, capire cosa sta funzionando e cosa no.
Google utilizza le informazioni raccolte dal tag Google Ads e, tramite l’intelligenza artificiale, cerca di migliorare automaticamente, e autonomamente, le performance delle campagne pubblicitarie. Ormai, fatta eccezione per la strategia di offerta manuale (e non so per quanto ancora), tutte le strategie di offerta (leggi Smart Bidding) si “appoggiano” al machine learning.
Prima di illustrarti cosa e come configurare un’azione di conversione, ti ricordo di informare in maniera chiara ed esplicita i visitatori del tuo sito web del fatto che stai utilizzando il sistema di monitoraggio delle conversioni Google Ads.
Partiamo da una domanda fondamentale a cui devi rispondere prima di vedere tutti i tecnicismi legati.
Cosa vuoi tracciare?
Dovresti creare un piano di misurazione dove hai segnato quali sono le azioni di conversione che vuoi monitorare e i dati che vuoi che vengano salvati.
Per gli e-commerce non puoi non aver queste azioni di conversione settate all’interno di Google Ads:
- acquisto (ricorda di passare il valore della transazione)
- aggiunta di un prodotto al carrello
- inizio della procedura di pagamento
Ci sono altre azioni di conversioni che potrebbero essere interessanti tipo la registrazione al sito, l’iscrizione alla newsletter, l’aggiunta di un prodotto alla wishlist, ecc…
Non tutti gli e-commerce sono uguali, quindi valuta attentamente cosa è utile per il tuo business e traccialo.
Bene, ora che sai cosa vuoi tracciare, passiamo a vedere come farlo.
Come creare le conversioni Google Ads
Accedi al tuo account Google Ads e seleziona nel menù la voce Strumenti e poi Conversioni.
Ti troverai di fronte una schermata con la possibilità di creare nuove azioni.
Nel primo step del processo, Google chiede a cosa servirà la conversione e ti permette di scegliere tra queste 4 opzioni:
- monitoraggio delle conversioni sul sito web: puoi monitorare le azioni che ritieni più importanti sul tuo sito web
- monitoraggio delle conversioni app: puoi monitorare le installazioni dell’app e le azioni all’interno dell’app
- monitoraggio delle conversioni di chiamata: puoi monitorare le chiamate telefoniche dai tuoi annunci o dal tuo sito web
- importazione da Google Analytics: puoi importare gli obiettivi e le conversioni direttamente da Google Analytics
In questo articolo mi soffermerò solo sul primo tipo, il monitoraggio delle conversioni sul sito web, poiché è l’opzione che ti consiglio fortemente di utilizzare.
In passato, soprattutto per gli e-commerce, era più facile importare la transazione da Universal Analytics. Con l’avvento del machine learning e l’elaborazione del dato da parte di Google la differenza tra le due azioni di conversioni è diventata importante, tanto che, solo se monitori le azioni di conversione con il tag di Google Ads puoi attivare le conversioni avanzate e la consent mode. Questi sono aspetti successivi e che ti consiglio di valutare con uno specialista del tracking.
Torniamo, quindi, alla creazione delle azioni di conversione sul sito web e vediamo insieme come fare.
Impostare il monitoraggio delle conversioni per il tuo sito web
Lo step numero 1 è, ovviamente, inserire il sito web che vogliamo monitorare.
Lo step numero 2 è la configurazione manuale del tag.
Andiamo successivamente a definire i dettagli della conversione.
Ottimizzazione di obiettivi e azioni
Indica a Google quale azione, e quale categoria, vuoi monitorare sul tuo sito tra:
- Vendita: qui trovi le azioni di conversione adatte per il tuo e-commerce
- Lead: qui trovi le azioni di conversione adatte per la promozione di servizi
- Altro: qui puoi configurare un’azione che non sia presente tra le precedenti
Una volta selezionata l’azione di conversione che vuoi monitorare, Google ti chiederà 2 opzioni di ottimizzazione:
- Aggiungi “la categoria scelta” agli obiettivi predefiniti a livello di account. Se abiliti l’impostazione Google ottimizzerà tutte le campagne che hanno come obiettivo quella categoria con le azioni di conversione principali presenti al suo interno
- l’azione di conversione che stai impostando deve essere principale o secondaria? Se scegli l’opzione principale, Google utilizzerà l’azione per ottimizzare la campagna. Se invece scegli l’opzione secondaria, Google monitorerà le conversioni e i dati aggregati ma non li utilizzerà per ottimizzare la campagna
Nome conversione
Inserisci il nome dell’azione con un massimo di 100 caratteri.
Valore
Ci sono 3 opzioni:
- Utilizza lo stesso valore per ogni conversione. Ogni volta che viene generata una conversione, viene registrato lo stesso valore
- Utilizza valori diversi per ogni conversione. Questa è l’opzione usata da chi ha un e-commerce. Ogni transazione è diversa, bisogna quindi configurare un valore in maniera dinamica
- Non utilizzare un valore per questa conversione. Non viene assegnato nessun valore alla conversione. Google sconsiglia questa opzione perché riduce la possibilità di ottimizzare le campagne pubblicitarie
Conteggio
Ci sono 2 opzioni:
- Tutte: è consigliata per chi vende online perché è utile registrare tutte le conversioni fatte dall’utente
- Una: è consigliata per le azioni di contatto, di iscrizione alla newsletter e in generale per le attività dove solo la prima interazione è importante
Finestra di conversione
Con questo dato Google vuole sapere, in media, il tempo che trascorre tra la visualizzazione dell’annuncio sponsorizzato e la conversione. Ovviamente non dobbiamo inserire un numero a caso ma un numero reale, sulla base di un’analisi dei dati in possesso
Finestra di conversione di tipo visualizzazione “engaged”
Indica a Google per quanto tempo monitorare le conversioni dopo un coinvolgimento video.
Finestra conversioni view-through
Per Google “una conversione view-through si verifica quando una persona guarda il tuo annuncio, non interagisce con esso e in seguito effettua una conversione.” In pratica l’annuncio Google Ads ha contribuito a far convertire l’utente, ma non è stato lui a farlo. Indica a Google il tempo da monitorare a partire dalla prima interazione.
Modello di Attribuzione
Di default è impostato Basato sui dati. Puoi scegliere anche:
- Ultimo clic
- Primo clic
- Lineare
- Decadimento temporale
- In base alla posizione
Se non hai fatto un’analisi del tuo business o non sai di cosa si tratta, ti consiglio di lasciare il modello Basato sui dati.
Una volta compilati tutti i campi, puoi passare allo step successivo.
Installare le azioni di conversione
Google ti permette di installare il tag creato in 3 modi:
- manualmente: se sei in grado di mettere mano al codice, Google ti dirà come e dove aggiungere il codice
- inviandolo al tuo webmaster: se hai una persona o una agenzia che ti aiuta nella gestione del sito, puoi inviare proprio a loro le istruzioni e il codice generato via mail
- con Google Tag Manager: se lo hai installato sul tuo sito (se non lo hai fatto male male, provvedi subito a farlo), puoi utilizzarlo per settare il tag creato. Personalmente consiglio a tutti i miei clienti di usare Google Tag Manager, per la facilità di gestione dei vari tag. Segnati l’ID conversione e l’etichetta che Google ha generato perché ti serviranno per configurare il tag su Google Tag Manager
A questo punto il tuo tag è pronto all’uso: non ti resta che verificare se il tag funzioni.
Come verificare che le conversioni Google Ads funzionino
Una volta creato e installato, puoi verificare il funzionamento del tag di monitoraggio attraverso la pagina “Azioni di conversione” nel tuo account Google Ads o tramite l’estensione di Chrome, Google Tag Assistant, che puoi scaricare qui.
Verifica anche all’interno dell’azione di conversione, nella tab sito web, che l’azione venga tracciata nella pagina web corretta.
Conclusioni
Il monitoraggio delle conversioni è una delle funzionalità più importanti di Google Ads.
Non ti resta che analizzare i dati e capire quali campagne stanno performando e quali no.
Buon advertising.